Da quando è uscito il mio primo romanzo Fiori nella Neve, l'ostacolo maggiore successivo alla pubblicazione è stato quello relativo alla distribuzione. È inutile nasconderlo; in Italia (e suppongo anche negli altri paesi) se non esci appoggiato da un grande gruppo (leggi: casa editrice leader) fai e farai sempre fatica a farti notare. Come se una casa produttrice di biscotti, pur sfornando un delizioso prodotto dolciario, magari all'altezza della media degli altri o persino superiore (mi è capitato con un tipo di biscotti: sto impazzendo per trovarli nei supermercati), vendesse solo attraverso l'ordinazione del singolo consumatore finale. Ora, se io sono un divoratore modesto/discreto/eccellente di biscotti e mi trovo dentro un supermercato con almeno sette/otto tipi di gocciole al cioccolato, se il supermercato stesso non me ne informa, non penserò mai che esiste anche un'altra marca, sempre di gocciole al cioccolato, buona quanto le altre o persino superiore. E, naturalmente, l'esercente stesso si guarderà bene dall'informarmi riguardo l'esistenza di questo prodotto non presente sopra i suoi scaffali (sia perchè vuole vendere quanto ha in esposizione e sia perchè con le case produttrici ha stipulato dei contratti reciprocamente vantaggiosi).
I libri non sono biscotti, non si mangiano (perlomeno non al momento: senza sottovalutare i geniacci del marketing per il prossimo futuro), ma funziona più o meno allo stesso modo.
La libreria boicotta quel libro che non fa parte di questa o quella scuderia con cui ha stipulato il contratto reciprocamente vantaggioso.
Per assurdo, quando il consumatore di libri (biscotti) viene a conoscenza, nonostante la destrezza dell'esercente, che esiste un certo prodotto potenzialmente leggibile (mangiabile) oltre a quelli esposti e ne fa legittima e sacrosanta richiesta, si sente rispondere nelle maniere più fantasiose ed estreme possibili:
"Questo biscotto? mai sentito. Chi lo produce? mai conosciuto..."
"Questo produttore? uhm... nebuloso nome di cui nessuno mi ha mai informato. Penso non esista."
"Certo. Glielo posso fare avere tra... un mese... oppsss... forse sono due o tre... opppsss... forse un anno o due. Magari anche tre. Ripassi pure tra un secolo o giù di lì."
Il biscotto (e vi giuro: di una bontà irripetibile) viaggia sotto un basso profilo.
Così sto pensando di contattare direttamente il produttore. O magari il chimico che lo ha partorito.
Ovviamente non tutti i librai/supermercati rientrano nella suddetta categoria.
Uno su (quasi) cinque si salva.
E, da uno su (quasi) cinque troverete sia libro che biscotti (ho individuato, alla fine, il supermercato giusto).
Ad ogni modo, e allo stesso modo, consapevole di una certa allergia, da parte di qualche consumatore, verso l'ordinazione on line (che comunque, per dovere di cronaca, resta perfettamente attiva sia presso l'editore photocity.it che presso ibs.it e presso ogni altro store virtuale), ho pensato di agevolare personalmente l'ardito e potenziale lettore. Come?
Beh, spingendo sulla distribuzione territoriale.
Per ora a piccoli passi, relativamente alla zona di Vicenza e provincia, ma sono fiducioso.
Fiori nella Neve è, da oggi, disponibile presso l'Edicola Schiavon Enrico. In Via Olmo, 59 a Creazzo (VI). Di fronte al MultiCenter di Creazzo. Lungo la Statale 11, Strada Padana Verso Verona.
Il signor Enrico, professionista serio e preparato come pochi nel suo lavoro di edicolante, ha un franchising con la stessa Mondadori (le gocciole al cioccolato artigianali, finalmente, al fianco di leader delle gocciole al cioccolato industriali) ed è pronto a distribuire biscotti... pardon... libri fino a esaurimento scorte. Affrettatevi. Ho giusto un languorino...
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