Una ragazza chiamata Piper

Le storie nascono nei modi più disparati. A volte basta un sapore, mentre si è a pranzo. A volte un dettaglio, una parola. I meccanismi che mettono in moto la fantasia e il desiderio di tradurla sulla carta, o sopra un foglio elettronico, difficilmente sono sempre gli stessi. Quando smisi di postare on line le puntate del mio primo romanzo, per svilupparlo con la destinazione finale della pubblicazione, mi ritrovai con la forzata scelta di sostituirlo con qualcosa di differente. In quel periodo ero un accanito fan di “Alias”, coinvolgente serial televisivo di J. J. Abrams ambientato nel mondo delle spie. E mi capitò, in tarda serata, di vedere il film “L'altra metà dell'amore”; conobbi allora Piper Perabo, la protagonista, e ne rimasi irrimediabilmente folgorato. Piper è bella, molto, ma ha un genere di bellezza che non si fonda su curve facilmente vincenti.

Bensì su un fascino che la rende credibile come “ragazza della porta accanto”. Avevo quindi trovato il genere che mi stimolava, azione e spionaggio, e una figura perfetta per assumere il ruolo della protagonista del mio plot narrativo; un’infanzia oscurata dal mistero, un padre fuggitivo, organizzazioni segrete e letali, doppiogiochisti tremendamente abili. Bastò questo per innescare il meccanismo creativo atto alla nascita del mio nuovo serial; Esdy. 

Era il 2007 e il personaggio muoveva i primi passi dando vita a una stagione ricca di colpi di scena, tradimenti, dramma e suspense. Dopo di allora ci sono state altre stagioni, totalizzando il numero di quattro, al momento. Ma la prima, tradotta in eBook gratuito e disponibile per essere liberamente scaricato (sino ai primi giorni di maggio 2013), con la semplice iscrizione alla mia newsletter cliccando qui, resta la base essenziale per entrare nel mondo di Esdy. Nel frattempo, anche la carriera della bella Piper Perabo è proseguita. E, nel 2010, arriva per lei il debutto, come protagonista, in un serial televisivo che tratta di spionaggio, con tradimenti, azione, dramma, suspense, doppiogiochisti, misteri da svelare e... uh-oh... tutto ciò mi è familiare...