Ci sarà una prefazione e sette appuntamenti formati da altrettanti racconti brevi. Il titolo che ho scelto per la nuova serie è: Belladonna. L’enfasi sul nome della protagonista è volutamente fuorviante. Sofia Belladonna vive in un borgo caratteristico, situato nel meridione del nostro paese dove il tempo, all’apparenza, sembra essersi fermato. Lei ha un vissuto traumatico, alle spalle, ma l’originalità è concentrata sul suo modo di affrontarlo: mordace, anarcoide, astuta e fiera Sofia si destreggia in una provincia che rifiuta progresso e innovazioni, abbarbicata nelle tradizioni patriarcali e dove la donna, dietro le quinte del potere ma colonna portante della famiglia, agisce come vero e proprio motore oscuro. Pregna di umorismo nero, sarcasmo e dramma Belladonna ama le sfide, ritiene un male necessario il lavoro che si è scelta ed è un’autentica maestra nel manovrare i coltelli.
In futuro, se proseguirò nella programmazione di racconti brevi online, probabilmente mi orienterò verso una linea narrativa molto più vicina allo stile adottato per i testi del 2017: una trama ad ampio respiro che si dipanerà lungo una stagione seriale. Sul fronte dei progetti editoriali, le tempistiche sono ancora molto acerbe: sto raccogliendo le idee per affrontare la stesura di un nuovo romanzo sebbene ci siano, al momento in cui sto scrivendo queste righe, due progetti piuttosto differenti tra loro. Dovrò scegliere uno dei due, lasciando l’altro nel cassetto. Nelle intenzioni, comunque, in ambedue i casi, si tratterà di un romanzo breve: una pubblicazione con un numero di pagine compreso tra le cento e le centocinquanta. Naturalmente non c’è nulla di stabilito a priori e se, in corso d’opera, lo sviluppo del libro richiederà una struttura più ampia, sarò ben lieto di lavorare in tal senso. Sono i benefici dell’editoria indipendente, la possibilità di cambiare idea senza le restrizioni di un contratto. In fondo non credo sia un caso se, anche le affermate autrici di rosa, pur con dei solidi accordi stipulati con case editrici rinomate, decidono talvolta di tornare a pubblicare da indipendenti.
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