Ancora oggi, chi lavora nel fumetto, trova terra fertile come poche tra i cugini d’oltralpe. Nonostante la presa popolare, il fumetto francese, forse proprio per la sua circoscritta natura europea, ha una diffusione inferiore rispetto alla matrice americana. Gli Stati Uniti sono riusciti a dar luce a delle icone che, da decenni, riescono a sollecitare l’immaginario di intere generazioni di lettori attraverso vari mezzi di diffusione, oltre al fumetto: dal cinema alla televisione, dalla radio al teatro e fino ai libri.
Se mi fosse offerta l’opportunità di prendere in mano le redini di una collana a fumetti, e se potessi scegliere, vorrei sceneggiare un personaggio femminile, perché li amo maggiormente e perché sono da sempre sottovalutati dagli editori internazionali. In ambito fantasy, mi piacerebbe lavorare su Red Sonja, la diavolessa con la spada nata sulle pagine di Conan il barbaro, entrambi creati da Robert E. Howard. Non sottovaluterei di certo la meno conosciuta Dark Agnes, sempre di Howard. In ambito italiano sogno di scrivere Satanik, personaggio nero di Max Bunker. In ambito supereroistico, in casa Marvel Comics, adoro Aurora degli Alpha Flight e Black Widow. In casa DC Comics punterei senza alcun dubbio a Supergirl – la cuginetta del più celebre Superman, rilanciata di recente da un serial televisivo dalla qualità altalenante – e a Batgirl, la figlia del commissario Gordon di Gotham, per la quali stravedo. Ma la mia preferita, la vera icona femminile più importante dell’editore di Burbank che racchiude mito, leggenda, avventura come pochissime altre figure editoriali possono vantare, è certamente la principessa amazzone Diana: Wonder Woman. Di recente giunta finalmente sul grande schermo, interpretata dall’israeliana Gal Gadot – che nel ruolo ha convinto tutti, fans e critici, perché credibile e bella all’inverosimile – l’eroina della DC Comics è stata brevemente persino ambasciatrice onoraria dell’Onu. Cosa mi manca per lavorare su Wonder Woman? Un corso accelerato di lingua inglese e una massiccia dose di fortuna. Poi conquisterò l’America.
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