L’estate è il momento peggiore per scrivere: lo schermo di un computer, già caldo di suo, diventa una superficie bollente. Senza contare il richiamo della bella stagione che, avendone la possibilità, ti attira a trascorrere una quantità superiore di tempo all’aria aperta. Molto meglio l’autunno, perché conserva ancora il tepore tipico delle giornate estive e rende il lavoro davanti a un computer sicuramente più invitante. In realtà, non mi sono quasi mai fermato e ho portato avanti vari progetti di scrittura: il prossimo romanzo, la seconda edizione di una pubblicazione già edita, la prossima serie per il blog, la collaborazione con un’autrice indie.
Nella seconda metà di questo stesso anno e nei primi mesi del 2018 le pubblicazioni su carta, in digitale e online non mancheranno.
Nella seconda metà di questo stesso anno e nei primi mesi del 2018 le pubblicazioni su carta, in digitale e online non mancheranno.
Sono anche aumentate le preoccupazioni e i malumori da parte della mia editor di fiducia; la persona con il compito di limare, verificare e correggere i miei lavori destinati al cartaceo. Infatti, l’attenzione che dedico a ogni testo narrativo è divenuta tale da rendere insofferente la mia editor: i suoi amati segni di correzione sono vistosamente calati, obbligandola a controlli su controlli per individuare errori che, spesso e per fortuna, non ci sono. È questo l’indicatore che mi permette di constatare i progressi ottenuti in un lavoro, bellissimo ma complicato, come quello della scrittura. Se da una parte posso dirmi soddisfatto e rendermi conto che l’impegno paga, sul fronte della promozione la situazione è invece piuttosto stagnante: non ho lesinato gli sforzi nemmeno in tal senso eppure il parco lettori e acquirenti resta modesto, le opere sono ancora ignorate dalla massa.
Alla fine, e lo dimostra Caprice e il cavaliere, mio titolo di punta, giunto nella classifica fantasy Kobo Mondadori tra i primi tre, un libro si vende da solo.
Spesso, i meccanismi che innescano il suo successo, appaiono imprevedibili o superano le più rosee previsioni.
Fammi conoscere le tue opinioni lasciandomi un commento QUI.
2 commenti:
Giusta riflessione la tua, personalmente penso che tutte le modalità odierne date per poter leggere siano alla portata di tutti e quindi favoriscano la lettura. Capisco quanto sia difficile emergere per uno scrittore perché pubblicano davvero in tantissimi, ma come hai detto tu, un buon libro si vende da solo, quindi bisogna insistere e andare avanti.
Buon fine settimana :)
@giardinointeriore
Certo, in conclusione posso affermare che la promozione non è determinante ma aiuta moltissimo. E senza di essa, per quanto un libro possa essere valido e intrigante, non potrà mai evidenziarsi nelle sue piene potenzialità. La riuscita di una pubblicazione, alla fine, è il giusto equilibrio di tanti elementi e, non ultima, un'abbondante dose di fortuna.
:-)
Grazie per il tuo intervento!
:-)
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