Con la fine della lunga bollente estate e di un
caldo inusuale persino nel mese di ottobre, con l’arrivo di novembre e della
pioggia battente, posso rivolgermi ai progetti
autunnali con maggior respiro. Non amo l’estate, perlomeno non il clima
estivo del nostro paese: al nord, le temperature sono penalizzate da una
crescente umidità e lo schermo di un computer contribuisce a intaccare la
concentrazione necessaria per scrivere narrativa, di qualsiasi genere. Ci sono
lavori manuali molto pesanti e, spesso, chi scrive, sbarca il lunario
svolgendone più di qualcuno, per mantenere viva questa passione e sperare di
farne il mestiere principale.
Ho visto dall’interno officine meccaniche e
magazzini vinicoli, tuttavia, mantenere la lucidità, in piena estate di fronte
a un monitor, in una stanza dove i gradi sono ben superiori ai trenta, non è
facile. Per queste ragioni, i progetti
nati in estate procedono a singhiozzo, in attesa di evolversi con l’arrivo dell’autunno.
I progetti in
attesa.
Caprice e lo stregone è il secondo volume
dedicato alla strega albina di Pontorson, l’ultimo paese prima di giungere a
Mont Saint-Michel. Prima di questo recente romanzo, pubblicato a febbraio in
edizione eBook, e affiancato dall’edizione cartacea in aprile, la saga era
cominciata nel racconto Caprice e il cavaliere: quest’ultimo
molto ben accolto da critica e pubblico.
Caprice e lo stregone è invece partito in
sordina, soffocato dal mare incessante delle pubblicazioni a marchio editoriale
e indipendenti, senza riuscire ad attrarre l’attenzione. Forse si riprenderà in
seguito, forse no: stabilire a priori l’accoglienza riservata a un libro è
impossibile.
Questo secondo volume ha avuto la medesima
promozione del primo, magari qualcosa meno, ma non abbastanza da giustificare
il parziale disinteresse. È presto per tirare le somme, e per aggiungere un
eventuale terzo capitolo alla saga. Vedremo nei prossimi mesi.
I progetti in
divenire.
Ho lavorato, nel frattempo, a un nuovo titolo. Il romanzo è ancora in
embrione: la prima fase posso ritenerla conclusa, ma la seconda, di correzione
e rilettura, procede a rilento per una serie di altri impegni contemporanei.
Spero di riuscire a consegnare l’opera all’editor
entro la fine dell’anno in corso, tuttavia non mi stupirebbe dover slittare al
2019, con la pubblicazione tra l’anno prossimo e il 2020. La revisione di un libro è influenzata da molteplici fattori, da un
accavallarsi di progetti e, non ultimo, dagli impegni dell’editor.
I progetti in
collaborazione.
Sul fronte della cooperazione, sto offrendo il mio
contributo nelle vesti di ghostwriter
a un’altra autrice. Il genere spazia dal noir al drama, sino al rosa piccante,
appena sfiorato ne L’amore ferisce – libro che, alla distanza, sta raccogliendo
ampi favori –.
Il mio stile si presta in modo ottimale a una
scrittura che si focalizza su protagoniste femminili e i risultati sono molto
soddisfacenti, almeno per quanto riguarda il riscontro in termini di vendite.
Ci sono
poi altri fattori da considerare, quali, purtroppo, l’eccessivo sessismo da
parte di accanite lettrici che sottovalutano, quasi in massa, le opere firmate
da un uomo. E ignorano, spesso, che alcuni di questi acclamati libri con un
nome femminile in copertina, hanno una penna maschile alla radice.
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